La via Crucis de “La Pietra Scartata”. XIII stazione: accanto a Te, sul Golgota, ci siamo riconosciuti e la sterilità è diventata vocazione (13)

“Gesù, il bambino abbandonato, e la coppia sterile si trovano in una medesima situazione: una straordinaria condizione di grazia”

Prosegue la via crucis de “La Pietra Scartata”, con letture, riflessioni e commenti tratti e ispirati dall’opera di Marco Griffini “…ma Dio tace” e curata dal Gruppo Familiare Ai.Bi. della Campania e, in modo particolare, dalla nostra Maria Piscopo che seguirà la nostra preghiera ogni giorno fino alla domenica di Pasqua, accompagnandoci da lassù.
Le prime dodici stazioni sono già state pubblicate (vedi elenco e link in fondo alla pagina). Questa è la tredicesima stazione.

TREDICESIMA STAZIONE
GESÙ È DEPOSTO DALLA CROCE SULLE GINOCCHIA DELLA MADRE

– O Cristo, noi Ti adoriamo e Ti benediciamo.
– Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

Accanto a Te, sul golgota, ci siamo riconosciuti e la sterilità è diventata vocazione

Lettore

Gesù in croce, nel momento della sua morte, ha raggiunto l’uomo, ogni uomo, segnato da ogni peccato, in ogni sua dimensione, anche quella dell’abbandono. Ma “… laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia…”(Rm 5,20). Gesù, il bambino abbandonato, e la coppia sterile si trovano in una medesima situazione: una straordinaria condizione di grazia. La spiritualità dell’adozione trae origine dall’esperienza della contemplazione delle ultime parole di Gesù sulla croce, le “ipsissima verba”, cioè le parole che Gesù ha pronunciato un attimo prima della sua morte».

Uno o più lettori

Su quella croce, nel momento drammatico dell’abbandono, ci siamo ritrovati, noi coppie sterili insieme ai nostri figli, un giorno anche loro abbandonati. Ma non è stato l’unico grido udito in quell’incontro: un altro e ben più forte è risuonato, l’urlo della speranza. Nonostante l’abbandono, sopravvive la speranza dell’accoglienza!

Lettore

Proprio l’accoglienza di Gesù, Bambino Abbandonato, ha rivelato il mistero del progetto di salvezza a cui sono chiamate le coppie sterili, in forza di un particolare e specifico dono: la grazia della sterilità feconda! Un dono che può essere scoperto, compreso, atteso e accolto non solo da ogni coppia sterile, ma anche da quei coniugi che desiderano far propria la fecondità della sterilità. Non ultima è la morte, non ultimo sia l’abbandono, la sterilità può essere occasione di grazia feconda.

Contempliamo e preghiamo

Contempliamo le famiglie. Preghiamo perché sappiano allargare le braccia del loro amore fino a comprendere chi una famiglia non l’ha ancora avuta.

Contempliamo le coppie di fidanzati e i giovani sposi senza figli. Preghiamo perché sappiano comprendere e vivere la vocazione alla genitorialità affinché nella loro famiglia vi sia sempre lo spazio per un gesto di accoglienza nei confronti di un bambino dimenticato.

Preghiere e canto: Padre nostro, Ave, Gloria.
Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
(13 segue)

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