La via Crucis de “La Pietra Scartata”. XI stazione: la via… Inchiodati e incapaci di muoverci per un nuovo orizzonte (11)

“Non abbiamo dimenticato quel momento… esso rimane una tappa attraverso la quale abbiamo dovuto passare”

Prosegue la via crucis de “La Pietra Scartata”, con letture, riflessioni e commenti tratti e ispirati dall’opera di Marco Griffini “…ma Dio tace” e curata dal Gruppo Familiare Ai.Bi. della Campania e, in modo particolare, dalla nostra Maria Piscopo che seguirà la nostra preghiera ogni giorno fino alla domenica di Pasqua, accompagnandoci da lassù.
Le prime dieci stazioni sono già state pubblicate (vedi elenco e link in fondo alla pagina). Questa è l’undicesima stazione.

UNDICESIMA STAZIONE
GESÙ È INCHIODATO ALLA CROCE

– O Cristo, noi Ti adoriamo e Ti benediciamo.
– Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

Inchiodati e incapaci di muoverci per un nuovo orizzonte

Uno o più lettori

«Non abbiamo dimenticato quel momento: gli avvenimenti successivi ci hanno portato al superamento del dolore, ma esso rimane una tappa attraverso la quale abbiamo dovuto passare».
«Iniziò proprio in quei momenti il nostro ‘calvario’, perché veramente lo è stato… dentro di noi lo sconforto galoppava».
«Ero arrabbiata perché anche in questo avevo fallito… Ero arrabbiata con tutto il mondo, con Dio, ma soprattutto con me stessa perché non ero capace di realizzare la cosa più naturale del mondo. Quanto dolore e quanta sofferenza ogni giorno mi accompagnava; la cosa che mi faceva male non era il fatto che non potevamo avere un figlio biologico ‘nostro’, ma era il mio fallimento come donna…».

Lettore

La notizia della sterilità comporta per la coppia un’esperienza intensa e profonda di dolore. Naturalmente non si tratta di un dolore strettamente fisico, bensì di un’esperienza dolorosa più complessiva, che assume tonalità, sfumature e caratteristiche peculiari. Il dolore nasce dalla umiliazione dinanzi ad un’attesa non esaudita ed è collegato ad un forte senso di fallimento personale e di coppia. Al dolore si associa spesso il disagio, lo sconforto e magari anche una rabbia pacata, profonda e quasi sorda, che genera protesta e rivolta, ‘contro il futuro’ maligno, contro di sé, contro gli altri e i loro giudizi e perfino contro il mondo intero. Il culmine della protesta, per il credente, è quella contro Dio, dal quale ci si sente abbandonati e traditi. Altre volte il dolore può portare alla stanchezza e allo sfinimento nei confronti della vita tutta.

Contempliamo e preghiamo
Contempliamo chi, tormentato dal dubbio e dalla paura, si lascia affondare nella tentazione di rinunciare all’accoglienza di un bambino abbandonato. Preghiamo affinché ritrovi la forza della speranza.

Preghiere e canto: Padre nostro, Ave, Gloria.
Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
(11 segue)

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