La via Crucis de “La Pietra Scartata”. XII stazione: «Elì, Elì, lemà sabactàni?». «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?»(12)

“Contempliano il volto del Cristo nel Bambino Abbandonato, la sua sofferenza e angoscia, il suo grido”

Prosegue la via crucis de “La Pietra Scartata”, con letture, riflessioni e commenti tratti e ispirati dall’opera di Marco Griffini “…ma Dio tace” e curata dal Gruppo Familiare Ai.Bi. della Campania e, in modo particolare, dalla nostra Maria Piscopo che seguirà la nostra preghiera ogni giorno fino alla domenica di Pasqua, accompagnandoci da lassù.
Le prime undici stazioni sono già state pubblicate (vedi elenco e link in fondo alla pagina). Questa è la dodicesima stazione.

DODICESIMA STAZIONE
GESÙ MUORE IN CROCE DOPO TRE ORE DI AGONIA

– O Cristo, noi Ti adoriamo e Ti benediciamo.
– Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

“Elì, Elì, lemà sabactàni?». «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”

Lettore

«Gesù, nei momenti cruciali della propria missione, quando ha “conosciuto – scoprendo che cosa significhi essere uomo davanti a Dio – la debolezza e la paura di fronte alle richieste di Dio, ha capito che solo con la preghiera – si può ritrovare – la nitidezza delle proprie scelte, la fiducia e la serenità”. La preghiera – costante, continua “senza intermissione” (Ef 6,18) – è l’indispensabile premessa a qualsiasi azione perché “colui che non conosce il volto di Dio dalla contemplazione, non lo riconoscerà nell’azione, neppure quando esso gli traspare dal volto degli umiliati, degli offesi” dei bambini abbandonati e dimenticati…».

Uno o più lettori

Contempliamo
• il Cristo, vero uomo abbandonato sulla croce, la sua sofferenza e angoscia, il suo grido;
• il volto del Cristo nel bambino abbandonato, la sua sofferenza e angoscia, il suo grido;
• il volto del Cristo nelle coppie sterili, la loro sofferenza e angoscia, il loro grido;
• Gesù, spogliato di tutto, là sulla Croce, un bambino pieno di paura, solo, abbandonato in un freddo istituto;
• l’azione dello Spirito, la grande fede di Gesù nel Padre e la “fame di mamma” del bambino abbandonato;
• il cammino da compiere per diventare noi stessi “come bambini”, per lasciare spazio all’opera dello Spirito; per diventare piccoli, insignificanti e inutili ed essere veri figli amati e accolti dal Padre.

Preghiamo

Preghiamo e contempliamo per incontrare veramente Dio, al fine di conformare la nostra “vita alla Sua volontà per instaurare quella diffusa attenzione a Dio e quella spontanea disposizione a riconoscere nella sua luce i valori del mondo, chiamata la contemplazione nell’azione”

Preghiere e canto: Padre nostro, Ave, Gloria.
Santa Madre, deh! Voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
(12 segue)

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