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I bambini abbandonati, come i magi, non perdono la speranza seguendo “la stella” dell’adozione

Nel primo sabato del mese di gennaio 2024, si rinnova la preghiera del Santo Rosario dedicata ai bambini abbandonati di tutto il mondo e alle famiglie adottive e affidatarie. Commento e preghiere a cura di Paola e Mauro Gozzini (Comunità La Pietra Scartata, Diocesi di Milano, Regione Lombardia). Prega insieme a noi, sabato 6 gennaio, alle ore 21.00

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 2,1-12)


Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”». Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

Il commento di Paola e Mauro

“Nato Gesù a Betlemme di Giudea”, così l’evangelista Matteo scrive di Dio che si è fatto bambino perché tutti gli uomini potessero conoscerlo e accoglierlo.
Per incontrare e adorare il bambino Gesù furono chiamati per primi i pastori che abitavano in quella regione, gente povera ai margini della società; ma subito dopo un altro segno, una stella, invitò i magi, gente colta e potente che abitava nel lontano oriente, a mettersi in viaggio per raggiungere Gerusalemme.
Gesù è nato per tutti gli uomini, per portare l’Amore a tutti coloro che osservano i segni, ascoltano le parole e che, sebbene con un po’ di timore, rispondono sì e si mettono in cammino per incontrarlo.
Durante il viaggio le difficoltà fanno perdere la stella, ma i magi non si fermano ed entrano anche nei palazzi del potere per arrivare ad incontrare il re dei Giudei, la loro costanza e la loro fede li portano a rivedere la stella e a provare una gioia grandissima.
Il re che cercavano non era nel castello di Erode, ma in una casa; era un Bambino con sua mamma.
Il cammino dei magi assomiglia al cammino di molte famiglie adottive e affidatarie e di molti bambini che vedono una luce e si mettono in “viaggio”. Proprio i bambini sono i primi a mettersi in viaggio, si guardano attorno, sorridono, allargano le braccia per donare e ricevere amore. Alcuni, nonostante vengano trascurati o abbandonati, non perdono la speranza e insegnano a noi adulti cosa vuol dire aver fede; continuano a seguire la stella e ad aspettare qualcuno che li sappia accogliere come persone uniche. E anche loro, come i magi, provano una gioia grandissima quando vengono accolti come figli.

Preghiamo

Nel primo mistero della gioia, contempliamo l’annuncio dell’angelo a Maria.
Preghiamo per tutte le coppie o famiglie che hanno visto spuntare la stella e si sono incamminate sulla via dell’affido e dell’adozione, perché nei momenti difficili non smettano di cercare fino a quando non arriveranno all’incontro con i bambini che li stanno attendendo.

Nel secondo mistero della gioia, contempliamo la visita di Maria a Santa Elisabetta.
Preghiamo per tutti i bambini e per tutte le famiglie che sono costrette a vivere nei territori devastati dalla guerra, perché la stella del Natale illumini la loro notte e l’Amore riscaldi i cuori dei governanti per far sorgere una nuova alba di pace.

Nel terzo mistero della gioia, contempliamo la nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
Preghiamo per tutti i giovani perché sappiano alzare lo sguardo dal proprio io per poter contemplare il cielo e vedere le stelle che illuminano il cammino verso l’incontro con il Dio bambino.

Nel quarto mistero della gioia, contempliamo la presentazione di Gesù al tempio.
Preghiamo per tutti i bambini che sono stati abbandonati o allontanati dai loro genitori, perché non perdano la speranza di ritornare ad essere figli e possano provare una gioia grandissima, come quella vissuta dai magi, nel rivedere la stella.

Nel quinto mistero della gioia, contempliamo il ritrovamento di Gesù nel tempio.
Preghiamo per tutti noi perché sappiamo rispondere sì all’invito alla sequela fino a raggiungere la casa in cui trovare il Bambino e sua madre che ci attendono per donarci calore e serenità.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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