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Il monito di Papa Francesco ai parroci: “Omelie al massimo di 10 minuti”

Non tutti sono grandi oratori, per questo occorre una esposizione ben preparata, sentita, e soprattutto scritta: sono da abolire le omelie a braccio, con il rischio sempre incombente di “perdersi per strada”

 


L’annuncio del Vangelo sia liberante, mai opprimente. Sull’Ansa del 13 settembre scorso, leggiamo che il Santo Padre nel Suo discorso al clero della Slovacchia, ha toccato l’argomento della predicazione, lamentandosi come, a volte, le omelie siano esageratamente lunghe e consigliando di prepararle bene riferendosi al testo biblico.

Mi ricordo che quando, da bambina, frequentavo la parrocchia, molti dei miei coetanei preferivano assistere alle S. Messa dove vi era il sacerdote più rapido nell’esposizione dell’omelia.

Certo il mio non è un esempio particolarmente virtuoso, ma in qualche misura viene incontro a quanto Papa Francesco consiglia in merito. Molto dipende da come il sacerdote prepara il suo intervento, se è in grado o meno di attirare l’attenzione dei fedeli, di coinvolgerli o se il suo parlare rimane piatto e di circostanza.

Vi sono occasioni dove alla fine dell’omelia, il credente ha la sensazione di avere appreso qualcosa di importante ed è ben felice di dare la sua attenzione per un ascolto così arricchente. Altri, hanno sentito un breve intervento, letto su qualche foglietto, che ha fatto trasparire lo scarso coinvolgimento interiore del celebrante che si è limitato ad un’esposizione scolastica. Altri ancora ascoltano un erudito intervento, che si trascina più per soddisfare chi parla, che per scaldare l’anima del fedele.

Una giornata dedicata alla divulgazione della parola di Dio

Papa Francesco, con la Lettera Apostolica in forma di Motu proprio “APERUIT ILLIS” pubblicata il 30 09 2019, stabilisce che “La terza domenica Del Tempo Ordinario dell’Anno Liturgico, sia dedicata alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio, Istituendo “La Domenica della Parola di Dio”(Vatican News).

Questo ci fa capire l’importanza che il Santo Padre attribuisce ad un’omelia, che sia in grado di lasciare una traccia importante ai fedeli.

Omelia: la durata media indicata dal Papa è di circa 10 minuti

Papa Francesco, indica anche una durata media, da dedicare all’omelia: di circa dieci minuti. A conferma di ciò, il Santo Padre, cita le parole del suo professore di Omeletica: “l’omelia deve avere una sua coerenza interna, un’immagine e un affetto, che la gente se ne vada con un ‘idea, un’immagine e qualcosa che si è mosso nel cuore”(ANSA).

Non tutti sono grandi oratori, ma una cosa è certa, un ‘esposizione ben preparata, sentita, che non si preoccupi principalmente di far conoscere la propria erudizione, ma che cerchi di fare breccia nel sentimento del credente, con semplicità, con senso di verità, aderenza al testo letto e con transfert affettivo verso l’assemblea ci arricchisce, non ci stanca, ci ritempra, ci dà speranza e forza per intraprendere il cammino che la “Parola” ci indica.

 



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